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sabato 6 novembre 2021
Grazie al Sindaco della città del Comune di Trezzo sull'Adda. Grazie Sindaco Silvana Centurelli. La commemorazione della Giornata dell'Unità Nazionale e delle Forze Armate tenutasi stamani sarà ricordata per il Tuo discorso, per il Tuo amore verso la Nazione!. Con enorme piacere ne diamo risalto sul nostro blog. Una frase ha colpito particolarmente nel profondo dell'anima: " ancor più in questi ultimi anni e in questo particolare momento della Nazione, occorre essere uniti e coesi: lo abbiamo detto e raccomandato più volte ma forse solo ora in questo lungo periodo di sofferenza e di battaglia contro un nemico invisibile, capiamo che ne usciremo solo se andremo tutti uniti nella stessa direzione: istituzioni, cittadini, realtà economiche e associative. Uniti come una vera Comunita’ , che attraverso la forza collettiva e’ capace di eliminare la discordia, l’inimicizia, il conflitto e l’ostitilita’ e carburante capace di trasformare ogni energia in sentimenti di solidarietà, accordo e armonia. Sentimenti fondamentali per superare anche gli ostacoli più ardui e faticosi ".
Buongiorno a tutti e benvenuti alla celebrazione di questa festa Nazionale:
La Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate.
Ai rappresentanti delle associazioni dei combattenti e reduci, agli Alpini, all’Associazione nazionale carabinieri, alle autorità militari, i carabinieri della nostra Tenenza, la nostra Polizia Locale, a quelle religiose qui rappresentate dal nostro Parrocolo Don Alberto e a tutti i cittadini presenti in occasione delle commemorazioni del 4 novembre , rivolgo un saluto e il mio grazie, perché la vostra presenza garantisce la trasmissione di un ricordo.
Sono trascorsi 103 anni dalla fine della Prima guerra mondiale e ben un secolo dalla deposizione del Milite Ignoto presso l’Altare della Patria.
Oggi attorno Tricolore, che conferisce un grande onore a questo monumento, è nostro dovere ribadire quei fondamentali principi di fratellanza, di uguaglianza e di giustizia che possono darci la forza di conservare quella libertà e quella democrazia che il nostro Popolo ha conquistato con immensi sacrifici …e trovare autentici stimoli per far crescere la nostra civiltà.
Dobbiamo infatti compiere uno sforzo maggiore per percepire il valore e il significato di questo giorno di festa, perché è trascorso molto tempo da quel 4 novembre 1918 e perché l’esperienza della guerra, per fortuna, è sempre più lontana dalle nostre vite.
Infatti, con la vittoria della Prima guerra mondiale, l'Italia completò l'unità nazionale, avviata con il Risorgimento, grazie all'annessione di Trento e Trieste.
Quindi dobbiamo tenere bene a mente che oggi si celebra l’unificazione delI’Italia, e questo è un valore che possiamo apprezzare e vivere quotidianamente e che ogni giorno ci rende orgogliosi del percorso che il nostro Paese ha compiuto nel corso della sua storia.
Per conferire la rilevanza che questa giornata si merita, vorrei sottolineare che la celebrazione del 4 novembre è l'unica festa nazionale che abbia attraversato decenni di storia italiana: dall'età liberale, al Fascismo, fino all'Italia repubblicana.
Credo che questo sia un ulteriore motivo per essere qui uniti a ricordare e festeggiare un passaggio fondamentale per la nostra nazione, e camminare con maggiore consapevolezza verso quell’Italia europea e democratica che conosciamo oggi.
Ancor più in questi ultimi anni e in questo particolare momento della Nazione, occorre essere uniti e coesi: lo abbiamo detto e raccomandato più volte ma forse solo ora in questo lungo periodo di sofferenza e di battaglia contro un nemico invisibile, capiamo che ne usciremo solo se andremo tutti uniti nella stessa direzione: istituzioni, cittadini, realtà economiche e associative.
Uniti come una vera Comunita’ , che attraverso la forza collettiva e’ capace di eliminare la discordia, l’inimicizia, il conflitto e l’ostitilita’ e carburante capace di trasformare ogni energia in sentimenti di solidarieta’, accordo e armonia. Sentimenti fondamentali per superare anche gli ostacoli piu’ ardui e faticosi.
Vorrei concludere con un’ultima riflessione.
Non commettiamo l’errore di considerare l’Italia unita e democratica che abbiamo ereditato come immutabile e scontata.
Al contrario impegniamoci ogni giorno per mantenere e onorare questo dono che abbiamo ricevuto, così da proseguire il cammino che i nostri Padri hanno cominciato oltre un secolo fa.
Questo è il momento in cui dobbiamo recuperare profondamente l’orgoglio di essere italiani che ci viene dato dalla storia di questo nostro meraviglioso paese, dalle persone che hanno donato la vita per la nostra Patria, da chi ha sofferto e chi è morto al fronte, dalle nostre Forze Armate che con spirito di sacrificio hanno donato la propria vita per questa nostra nazione.
Proprio alle nostre Forze Armate vorrei dire di continuare sempre con immutato spirito di servizio e assoluta dedizione a svolgere gli insostituibili compiti che lo Stato affida loro a difesa della nostra Carta Costituzionale e a garanzia della sicurezza interna della nostra collettività.
Con questi sentimenti ringrazio quanti hanno voluto essere presenti alla celebrazione di una ricorrenza così importante per il nostro Paese." Mostra meno
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